LEKORU

Independent Curatorial Project

Terpsiphone corvina (E. Newton, 1867)

TERPSIPHONE CORVINA

Terpsiphone corvina – © Hubris.nemesis

NOME  

Pigliamosche del paradiso delle Seychelles

DESCRIZIONE

La sua lunghezza complessiva è di 20 cm (più piume centrali della coda di 16 cm nel maschio). Il maschio ha il becco e la pelle del viso blu, mentre il piumaggio e le lunghe piume della coda sono neri con un blu lucente ed intenso a distanza ravvicinata. La femmina e gli esemplari giovani sono sprovvisti di lunghe penne sulla coda e hanno la testa nera, mentre le parti inferiori sono bianco crema e le parti superiori e la coda sono di colore marrone. 

Gli esemplari possono riprodursi a un anno di età (Currie et al. 2002, Safford 2013), durante tutto l’anno, e le covate sembrano consistere di un solo uovo (Safford 2013). 

HABITAT/ALIMENTAZIONE

La Terpsiphone corvina vive nella Riserva Naturale Veuve a La Digue, Seychelles, dove abita fitte foreste di Calophyllum. Si nutre principalmente di insetti e ragni.

MOTIVO PERICOLO

Tassi allarmanti di perdita e frammentazione dell’habitat, dovuti allo sviluppo del turismo e delle abitazioni private, possono essere le maggiori minacce a La Digue (Gerlach 1996, S. Parr e N. J. Shah in Lettonia 1999). La perdita di habitat è dovuta anche all’abbattimento illegale di alberi (Anon. 2012). Una malattia che colpisce il Calophyllum innophylum ha portato ad una diminuzione della copertura boschiva sull’altopiano di La Digue (Currie et al. 2003). Piante come la lattuga d’acqua (Pistia stratiotes), introdotta nelle paludi di La Digue, potrebbero aver ridotto gli invertebrati, di cui questi uccelli si cibano (Gerlach 1996), sebbene ciò non sia dimostrato da prove. Mammiferi alieni e anche alcune specie di uccelli endemici hanno recentemente dimostrato essere predatori di nidi, sebbene la Terpsiphone corvina possa resistere ai loro attacchi in modo più efficaciente rispetto ad altri uccelli endemici delle Seychelles (Currie et al. 2002, Currie et al. 2003, Currie et al. 2005). Il livello di predazione dei nidi è più alto ai margini della foresta (Currie et al. 2005), aggravando l’impatto già negativo della frammentazione dell’habitat.

IUCN: CR – critically endangered CURRENT POPULATION TREND: Increasing