LEKORU

Independent Curatorial Project

Pentalagus furnessi (Stone, 1900)

PENTALAGUS FURNESSI

Pentalagus furnessi – © H.Katsu

NOME

Coniglio di Amami 

DESCRIZIONE

Noto anche come coniglio delle Ryukyu, è un coniglio primitivo dal manto scuro presente unicamente ad Amami Ōshima e a Toku-no-Shima, due piccole isole situate tra l’estremità meridionale di Kyūshū e Okinawa, nella prefettura di Kagoshima (ma, in effetti, molto più vicine a Okinawa) in Giappone. Spesso considerato un fossile vivente, il coniglio di Amami è l’ultimo rappresentante rimasto di un’antica linea evolutiva di conigli diffusa un tempo nel continente asiatico, ormai estinta altrove e sopravvissuta soltanto su queste due piccole isolette giapponesi. Caratterizzato da piedi e zampe posteriori brevi, corpo relativamente tozzo e unghie piuttosto grandi e ricurve usate per scavare e, talvolta, arrampicarsi. Le orecchie sono notevolmente più piccole rispetto a quelle di altre specie di lepri o conigli. Il manto è spesso, lanoso e scuro: marrone sulle parti superiori, si fa sempre più bruno-rossastro sui fianchi. Le unghie, robuste, lunghe e molto forti, sono quasi diritte sulle zampe anteriori e ricurve su quelle posteriori. Anche gli occhi sono piccoli se paragonati a quelli delle specie più comuni di conigli e lepri. Il peso medio si aggira sui 2,5-2,8 kg.

HABITAT/ALIMENTAZIONE

Il Pentalagus furnessi vive solo sulle isole giapponesi di Amami-Oshima (712 km² di superficie totale) e Tokuno-Shima (248 km²), nella prefettura di Kagoshima, nell’arcipelago di Nansei (Yamada e Cervantes 2005). Si stima che questo coniglio occupi un’area di 301,4 km² sull’isola di Amami (Yamada e Cervantes 2005) e di circa 33 km² su quella di Tokuno, sulla base dei dati raccolti utilizzando la presenza di pellet fecale (Sugimura et al. 2000). L’area di entrambe le isole è di 960 km², ma meno della metà costituisce un habitat adatto per questa specie (Yamada e Cervantes 2005). La distribuzione del coniglio è frammentata in quattro popolazioni separate, tre delle quali molto piccole (Yamada 2004). La distribuzione va dal livello del mare a 694 m su Amami e a 645 m su Tokuna (Yamada e Cervantes 2005).

Le dimensioni delle popolazioni sono diminuite del 20-40% sull’isola di Amami dal 1977 al 1994 (Yamada 2008).

Il coniglio di Amami si nutre di diverse specie di piante, arbusti e piante erbacee, mangiando soprattutto gemme, germogli e ghiande. È stato dimostrato che questa specie mangia anche la corteccia di giovani piante e le gemme di alcune specie di arbusti. Durante l’estate, il coniglio di Amami si nutre soprattutto di miscanto cinese, mentre in inverno, la sua dieta è composta principalmente dalle ghiande degli alberi di Lithocarpus.

MOTIVO PERICOLO

Il Pentalagus furnessi è minacciato da specie predatorie invasive e dalla distruzione dell’habitat causata dall’uomo.

L’introduzione della mangusta (Herpestes javanicus), probabilmente avvenuta nell’isola di Amami nel 1979, ha rappresentato una grave minaccia per il Pentalagus furnessi, che si è evoluto in isolamento in assenza di grandi predatori attivi (Yamada 2002). Cani e gatti selvatici, su entrambe le isole, presentano una minaccia simile (Yamada e Cervantes 2005). Mentre le manguste vengono ampiamente tenute monitorate, i gatti selvatici rappresentano ora una grave minaccia per questa specie.

La distruzione dell’habitat, a causa del disboscamento, ha ridotto l’area forestale a meno del 10-30% dell’area esistente nel 1980 (Sugimura et al. 2000). La costruzione di strade all’interno delle aree forestali, per permetterne il disboscamento, incoraggia l’espansione dei predatori nelle foreste (Sugimura et al. 2000). Inoltre, il progetto di costruire strutture turistiche e ricreative (ad es. campi da golf) sull’isola di Amami ha destato preoccupazione, perché i piani richiedevano la distruzione dell’habitat popolato dai conigli (McDowell 1996).

IUCN: EN – endangered – POPULATION TREND: Decreasing